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Non è tutta colpa del Covid -19


Il teatro stava morendo prima del covid, e questo non per colpa del virtuale.
Se i giovani non andavano più a teatro, la colpa non bisogna scaricarla su di loro o sul virtuale....ma sulle capacità di chi vi saliva, di chi organizzava...è inutile prenderci in giro.. . .

Le compagnie di prosa negli anni 90 (quando il giovane andava ancora a teatro) spesso eran formate da 9 elementi, e le tournée duravano 9 mesi, mentre con la povertà del 2019 duravano al massimo tre mesi con tre elementi o 5 al massimo ( passando per grandi produzioni).

Daremo colpa al covid o più semplicemente il teatro non destava più interesse? Dobbiamo scaricare la colpa su un evento esterno per non denunciare la propria incapacità nel cavalcare le onde del tempo?

Quando finiremo di dare la colpa al covid o al virtuale, saremo guariti nell'anima e così mentalmente e tutto riprenderà meglio di prima....

27 marzo Giornata Mondiale del Teatro ( l'Universo ha preso la parola)

Nel 2015 andai a portare in carcere a titolo gratuito, per la giornata mondiale del teatro uno spettacolo" V per Veritas" di cui curavo la regia . Assieme a me c'erano gli attori Alessandro Fasan, Irene Sualdin e Marco Rossetti. Tra i vari monologhi, volli portare quello di un famoso autore napoletano, intitolato "Il Povero", volevo far sapere , che a qualcuno importava anche dei più deboli.....

Oggi per assurdo in questa giornata del teatro......sono detenuto pure io (come tutti)....... i teatri son vuoti.....e par che sia soltanto l'Universo ad aver preso la parola. 


clicca sull'immagine qui sotto per vedere il video

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Concerti di Natale

Gli allievi con alcuni ex allievi di teatro si riuniscono, assieme ai cori della città di Trieste, per ricreare l' antico adagio.... dell'atmosfera del Natale.

Per  te che aneli a una carezza all'anima, per te che credi che ancora esiste il sublime.....per te che nonostante tutto ti ostini a cercare i segni del Divino....passaggio...

Ci troverai nella Chiesa di San Giacomo di Trieste .....per fare dell'Arte altro sinonimo......con il quale D.o ama farsi chiamare.

Vi aspettiamo.

Franz 

Dove potete incontrarmi.                                       Appuntamenti di fine novembre e dicembre 2019

Mi potrete trovare :
il 25 novembre sul set con Ambra Angiolini ne Il Silenzio dell'Acqua nei panni dell'avvocato Martini
il 28 novembre ore 18.00 al finissage della mostra "Nutrire l'Anima" del pittore Gastone Bianchi presso la galleria d'Arte "Rettori Tribbio" dietro la prestigiosa piazza dell'Unità d'Italia di Trieste
il 4 dicembre ore 21.00 alla Chiesa di Santa Caterina di Trieste di via dei mille in cui mi troverete         come voce recitante per il consueto appuntamento tradizionale del Requiem di Mozart 70 coristi accompagnati da un orchestra .....qualcosa di unico
il 7 dicembre  ore 19.30 al primo dei tre concerti di Natale presso la Chiesa di San Giacomo di Trieste come voce recitante e regista assieme al coro diretto dal M°Stefano Klamert e i ragazzi
della mia scuderia teatrale.
il 14 dicembre  ore 19.30 al secondo concerto di Natale alla Chiesa di San Giacomo come voce recitante e regista. Coro diretto dal bravissima Monica Cesar e la mia scuderia teatrale.
il 20 dicembre ore 19.00 alla Casa della Musica di Trieste leggo alcuni passi per la presentazione del libro di Don Mario Vatta, un mito di sacerdote, da sempre vicino agli artisti,  in quanto lui stesso  da sassofonista ne è sempre stato parte .
il 21 dicembre  ore 19.30 al terzo concerto teatrale di Natale alla Chiesa di San Giacomo di Trieste - regia e voce recitante con il coro sloveno di Basovizza diretto dalla sapiente Tamara Ražem Locatelli assieme alla scuderia teatrale

A gennaio con lo spettacolo " Scrivimi, le parole che restano " di Alfredo Saitto giorno e ora da concordare a Roma 

Lo spettacolo "Scrivimi - le parole che restano"

Carissimo amico, carissima amica
                                                              in questo periodo di mio fermento creativo ed emotivo, ti do un appuntamento importante, un appuntamento romano con lo spettacolo " SCRIVIMI - Le parole che restano"
E' un appuntamento che sancisce un ritorno, un ritrovata collaborazione con l'amico Alfredo Saitto, un produttore, e in questo caso autore e anche regista del lavoro che rappresenterò.
Il secondo motivo di gioia, è Irene Sualdin ora Irene Lay che da allieva della Bussola dell'Attore oggi  vesti i panni di una bravissima attrice .
Da un lato la soddisfazione che nel passato avevo lasciato un buon ricordo, dall'altra che il periodo in cui avevo insegnato ho esaudito ciò che mi prefissavo. Riuscire a trovar dei talenti da proporre nel mercato dell'Arte.  


comunicato stampa

Rimanere senza parole, è un po’ come prendere atto che non ci sia più nulla da fare. Un epilogo in cui la comunicazione si interrompe bruscamente e, spesso, lascia tutto in sospeso… senza replica, senza evoluzione e senza poterne venire a capo con un sano buon senso.

Le parole in libertà, sono sicuramente una conquista. Tutti possono dire tutto ed il contrario di tutto, confermando che chiudere la bocca ad un interlocutore, storicamente, è un atto coercitivo e limitativo della libertà.

Le parole di consenso o dissenso, riflesso di un ragionamento, di un credo reale, di una sensazione emotiva, di un sentimento vero… sono sempre un necessario elemento di sopravvivenza di una persona, come l’aria, l’acqua, il cibo…

In un’epoca in cui tutti vedono e fanno fatica a guardare le cose, spesso perché le sollecitazioni sono tante, contrastanti e, talune, soverchianti; in un tempo storico in cui tutti sentono, ma è sempre più complicato ascoltare con attenzione, per la tendenza diffusa che chi “urla di più” riesce a far arrivare meglio, il suo messaggio, è fondamentale riportare l’essenza delle parole al centro della nostra esistenza.

Ogni occasione è buona. Grandi o piccole che siano.

Con lo spettacolo “Scrivimi – Le parole che restano”, l’attore Francesco Gusmitta ha l’obiettivo di condividere un aspetto del valore dei sentimenti, degli accadimenti, di alcuni momenti che possono essere da esempio, di momenti vissuti che possono suscitare riflessioni o catalizzare attenzion. Tutto questo tramite delle lettere che fanno parte del patrimonio della memoria…

Parole scritte con convinzione, con determinazione e con la voglia di comunicare quello che si è, senza filtri…

Con “Scrivimi – Le parole che restano” di Alfredo Saitto, si raccontano storie, si riscoprono aspetti che hanno identificato, spesso nl bene e talvolta nel male, tramite degli scritti che fanno parte della storia dell’umanità, figure, geni, persone, artisti, donne, uomini…

Che le lettere siano un aspetto della letteratura è fatto noto. Carteggi storici, documenti, testamenti, passioni passate e future, creano un viaggio teatrale nella memoria, provando ad assolvere al concetto che per vivere al meglio “il domani” e utile (necessario) conoscere “lo ieri