"Chi ha tempo non aspetti tempo" – Un'esplorazione del cinema muto e dell'espressione universale

Sono felice di presentarvi "Chi ha tempo non aspetti tempo", un cortometraggio che sfida le convenzioni del doppiaggio e esplora il potere del linguaggio universale del cinema muto. Girato in bianco e nero, senza parole, questo progetto è il risultato del saggio di fine anno dei miei allievi del corso di Teatro & Cinema. Vi invito a immergervi in questa esperienza visiva unica.

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Il Progetto: Una sfida al linguaggio tradizionale

"Chi ha tempo non aspetti tempo" nasce dalla volontà di esplorare nuovi linguaggi espressivi che superino le barriere linguistiche. Il cinema muto, come la musica, è un linguaggio universale che non necessita di parole per comunicare. Affidare a Mario Cordova, una delle voci più celebri del doppiaggio italiano, un ruolo completamente muto è stato un modo per enfatizzare questa idea. Abituato a dare voce ai grandi attori internazionali, Cordova qui comunica esclusivamente con il corpo, portando lo spettatore a riflettere su cosa significhi realmente "esprimersi".


Il Percorso Formativo: Il saggio dei ragazzi del corso di Teatro & Cinema

Questo cortometraggio rappresenta il saggio di fine anno dei ragazzi del corso di Teatro & Cinema. Durante cinque mesi di corso, gli studenti hanno lavorato per sviluppare la loro espressività dapprima teatrale con la parola e poi cinematografica non verbale essendo al primo anno, e questo corto è il frutto di quel percorso. Girato in soli due giorni, il progetto ha messo alla prova le loro capacità di trasmettere emozioni e raccontare una storia esclusivamente attraverso l'espressione fisica, senza l'uso delle parole.


La Scelta del Bianco e Nero: Un omaggio ai classici

La scelta del bianco e nero è un omaggio al cinema classico, e in particolare al cinema muto. Senza il colore, ogni gesto, ogni espressione diventa più forte e significativa. Il bianco e nero mette in evidenza i contrasti, le emozioni, e dà allo spettatore una visione più nitida e intensa delle sfumature narrative. Un ringraziamento speciale va al direttore della fotografia Luca Wieser, il cui lavoro ha donato al cortometraggio l’atmosfera e la profondità visiva necessarie per esaltare ogni dettaglio della narrazione.


Il Messaggio: Oltre i pregiudizi

"Chi ha tempo non aspetti tempo" si conclude con un messaggio profondo: non giudicare mai qualcuno dalla sua apparenza, perché la verità potrebbe sorprenderti. Il cortometraggio invita a riflettere su come spesso ci facciamo guidare dai pregiudizi senza conoscere davvero la realtà dei fatti. È un'opera che spinge alla riflessione e all'apertura mentale.


Spero che questo cortometraggio vi emozioni tanto quanto ha emozionato me e i ragazzi durante la sua realizzazione. Non vedo l’ora di leggere le vostre opinioni e di sapere cosa ne pensate. Grazie per il vostro continuo supporto!